Alcuni fenotipi di uomini da evitare assolutamente

Da più parti, visto il successo (scusate l’immodestia) del mio post sui “fenotipi di donne da evitare assolutamente“, si è levata la richiesta di un post analogo ma dedicato agli uomini.
La verità però è che gli uomini sono tutti uguali.
Tutti un po’ vigliacchi, mammoni, furbastri, violenti, fedifraghi, trasandati, caciaroni, beceri, puttanieri.
Stringi stringi, di uomini veramente degni non ce ne sono poi così tanti in giro (esclusi i presenti, si intende).
E alla fine le differenze tra maschio e maschio si riducono ad una cosa sola: alla camera da letto.
E’ lì che gli uomini, vuoi per caratteristiche fisiche, vuoi per spirito di sacrificio, vuoi per quel triste meccanismo di spinta alla riproduzione che tutti conosciamo e amiamo, danno il meglio o il peggio di sé.
Quasi sempre il peggio.
Ma non stiamo a sottilizzare.

1. L’uomo-duracell
A prima vista una benedizione.
L’uomo che tutte le donne sognano di incontrare, soprattutto se accoppiate disperatamente con un uomo-lampo.
L’uomo-duracell possiede inesauribili batterie al plutonio, che rendono l’amplesso una specie di maratona, con performance da far rabbrividire anche Sting.
Quando l’uomo-duracell è in forma smagliante, riesce a prolungare l’atto sessuale così a lungo, che gli ispettori del Guinnes dei primati vengono visti aggirarsi nelle vicinanze del condominio.
La donna che venga a contatto – è proprio il caso di dirlo – con l’uomo-duracell, le prime volte pensa di aver trovato il paradiso.
Bastano pochi mesi per capire che la barriera che separa paradiso e inferno è sottile come un foglio di carta velina, o se preferite, come un Durex di ultimissima generazione (quello con le gomme termiche, per capirci).
Uno dei principali problemi di avere un uomo-duracell accanto, è la necessità di ridurre l’inevitabile attrito, per evitare che dopo un po’ tutto l’ambaradam si autoaccenda come i legnetti degli scout.
Le donne (perché l’uomo-duracell non sa fare altro che continuare con la sua triste attività) che si trovano in questo stato, hanno sviluppato tecniche tra le più ingegnose: utilizzare un contenitore di Nivea al posto del diaframma; spruzzare ogni tanto dell’olio per frittura con una pompettina apposita; farsi installare dei magneti per l’antigravità.
Il brutto di avere un uomo-duracell, oltre alla sua stessa esistenza, cioè, è che non ci si può neanche lamentare.
Provate a dire alle vostre amiche: “mio marito è in grado di andare avanti per ore, non ce la faccio più”; nel migliore dei casi verrete sommerse da una salve di “vaffanculi”, nel peggiore le vostre amiche stanno già componendo il numero di cellulare di vostro marito.
C’è un solo, per quanto minimo, vantaggio, nell’uomo-duracell: data la estenuante durata dei rapporti, tende a rimanere staticamente nella stessa posizione, e a disinteressarsi del mondo circostante.
Questo vi permetterà di vedere tranquillamente la televisione, giocare a ruzzle, mandare email di lavoro, e telefonare a vostra madre per mettervi d’accordo sul menu della domenica.

Come individuarlo per tempo: individuare LUI è facile, sarà così dalla prima volta. Capire che a VOI ad un certo punto comincerà a dare fastidio, è un’altra questione. Provate a pensarlo a cinquanta o sessanta anni, e voi ancora alle prese con la maratona di New York. Paura, eh!?
Come liberarsene: poverino, lui è convinto di essere un dono del cielo. Non lo dovete umiliare. Vi suggerisco uno stratagemma: cominciate a pretendere di farlo al buio, tanto per lui sarà lo stesso. A quel punto, durante una pausa caffè, sostituitevi con una bambola gonfiabile, e spostatevi leggermente di lato. Lui non se ne accorgerà e voi potrete vedere la televisione in santa pace. Assicuratevi solo che la bambola sia un modello extra-strong, altrimenti ve la farà esplodere la prima sera.

2. L’uomo-lampo
E’ l’opposto dell’uomo-duracell, e purtroppo il tipo di uomo da camera da letto più diffuso in assoluto, se si pensa che da recenti studi il tempo medio del rapporto sessuale in Italia è di sei minuti.
Compresi spogliarello, preliminari e pausa caffè.
In rari casi l’uomo-lampo in realtà non è poi così veloce, ma semplicemente comincia il rapporto sessuale prima.
Già quando arriva a casa, comincia a fantasticare sulla serata, poi sfiora la moglie ogni tanto con fare malizioso, poi una battutina, poi la tocca mentre si lavano i denti, insomma quando arriva al dunque è già praticamente alla fine.
Il vero uomo-lampo però, quello che noi tutti amiamo, è quello che si accende e si spegne in un battito di ciglia.
Se l’uomo-lampo è abbastanza giovane, e ha i tempi di recupero molto rapidi, potremmo essere in presenza di un raro caso di uomo-stroboscopio, che non dà comunque soddisfazione ma almeno fa tanto febbre del sabato sera.
L’uomo-lampo talvolta riesce a portare a termine amplessi anche senza bisogno del contatto fisico. E’ stato stabilito senza ombra di dubbio che in questi casi il 28% degli amplessi viene consumato ancora con le mutandine indosso alla malcapitata signora, e in un comunque buon 12% con le lenzuola tra lui e lei.
Purtroppo l’uomo-lampo non può ignorare la sua condizione e questo gli crea uno stato di perenne agitazione; per questo gli uomini-lampo sono sempre depressi, o sempre aggressivi.
La donna dell’uomo-lampo non solo non avrà una vita sessuale felice, ma dovrà anche improvvisarsi psicologa e infermiera. Senza il dottore, però.

Come individuarlo per tempo: non è facile. Tutti gli uomini possono avere una piccola defaillance e diventare uomini-lampo per una sera. Per capire se siete di fronte ad un vero uomo-lampo, fate attenzione alle parole che pronuncerà dopo. Se vi dirà: “sai, non mi è mai successo”, SCAPPATE!
Come liberarsene: cerchiamo di essere pragmatici, se non cinici. L’uomo-lampo può essere una persona degnissima, magari colto, intelligente, brillante. Perché liberarsene? Solo per quel piccolo difettuccio? Ma no…cercatevi un amante-duracell, e la vita vi sorriderà!

3. L’uomo-mignolo
Se c’è una categoria di uomini che fa incazzare le donne, facendo loro maledire il giorno in cui non si sono fatte suore, è l’uomo-mignolo.
Quando una donna scopre di frequentare, essersi innamorata, o dio non voglia sposata un uomo-mignolo, passerà tutto il suo tempo a domandarsi per quale motivo questo disgraziato invece di puntare proprio lei non si sia ritirato a vita monastica sul Gennargentu, o tra gli indigeni della Papuasia, o diventato gay.
Il fatto è che l’uomo-mignolo ignora di avercelo piccolo.
Beh, certo, ha visto qualche filmetto porno come tutti, ma non sa che esistono veramente gli uomini così, e non sono solo effetti speciali.
Baciato dall’ignoranza, l’uomo-mignolo invece di vergognarsi come un ladro ed evitare di adescare fanciulle in fiore (fiore che non può adeguatamente cogliere, aggiungeremo), può aver addirittura sviluppato un carattere allegro, socievole ed egocentrico.
L’uomo-mignolo può anche vantarsi delle sue conquiste, e addirittura in alcuni casi essere veramente un tombeur de femmes.
Ovviamente tutte donne che non vorranno ripetere l’esperienza (quale esperienza?), ma questo non farà che alimentare la sua fama e autocompiacimento da sciupafemmine.
Infatti l’uomo-mignolo può essere perfettamente funzionale, e provare una grande soddisfazione.
Lui.
Il problema è che voi non vi accorgerete di nulla.
Sarà come pic-indolor: già fatto?

Come individuarlo per tempo: un carattere estroverso, brillante, aperto è già sospetto. L’uomo-mignolo non soffre di depressione. Una schiera di fidanzate, prese e lasciate dopo poco tempo, aumenta la probabilità. E in ogni caso, perché mai dovreste volere un uomo che ha già collezionato tutti i citofoni del vostro palazzo?
Come liberarsene: se non avrete fatto l’errore di sposarlo prima, non dovrete temere. Lui è abituato a essere sfanculato con una scusa qualsiasi dopo la prima volta. Ha collezionato solo prime volte. Non si stupirà quindi se improvvisamente spunterà un fidanzato segreto, una malattia contagiosa, una supercazzola di qualsiasi tipo. Piuttosto, prendete del penthotal per dimenticare.

4. L’uomo elefante
Il contraltare dell’uomo-mignolo è l’uomo-elefante, e non perché sia un uomo grande e grosso. Capisciammé.
In alcuni casi, donne passate dall’uomo-mignolo all’uomo-elefante e viceversa, hanno poi trascorso lunghi periodi in analisi o in convento, per cercare di capire perché uno normale a loro mai.
L’uomo-elefante è uno che quando fate l’amore non riesce ad abbracciarvi perché sta a un metro di distanza.
E’ uno che l’ultima volta che ha avuto un improvviso desiderio è svenuto, per la quantità di sangue che gli è defluita dal cervello.
Purtroppo è un’altra di quelle categorie di uomini di cui non ci si può lamentare con le amiche, alcune delle quali disperatamente sposate a uomini-mignoli, quindi è una sofferenza – non solo fisica – che dovrete gestire in piena solitudine.
Per capire la portata del problema, per l’uomo-elefante Rocco Siffredi è un microdotato, e lui vede i suoi film solo per compiangerlo.

Come individuarlo per tempo: lo so, non sta bene. Voi siete sicuramente delle gran brave ragazze. Siete educate, morigerate, e timide. Ma non vi fate accorgere, e date sempre un’occhiata lì. Anche con la tuta da sci, si capisce benissimo se l’uomo che avete di fronte appartiene alla categoria “elefanti”. In questo caso, basta con grazia declinare qualsiasi invito. Soprattutto a ballare.
Come liberarsene: è un po’ complicato, ma non impossibile. Cercate di osservare quale vostra amica lo stuzzichi maggiormente. Tutti gli uomini guardano le vostre amiche. Una volta individuata, chiedetele una cortesia, dicendole anche la verità, se lo ritenete opportuno. Poi invitatela a casa, e ZAN! fategliela trovare davanti all’improvviso, nuda! Lui avrà un deflusso sanguigno per l’eccitazione, e molto probabilmente sverrà, battendo la testa. Se siete fortunate, si dimenticherà di voi. Forse non della vostra amica, ma insomma, problemi suoi.

5. L’uomo barzotto
Questa è un’altra categoria di uomini che può far incazzare così tanto le donne da chiedersi perché non si sia preso una vacanza di due o trecento anni sul Gennargentu insieme all’uomo-mignolo.
Andrebbero descritte alcune sottocategorie, perché la barzottaggine può andare da “totalmente inservibile” a “vabbè, oggi accontentiamoci”, ma in generale descrive una consistenza che si attesta tra la gommapiuma e il pelouche.
Ma prima di stigmatizzare questo pover’uomo, dobbiamo fare una precisazione importante: ci sono due tipi di uomo-barzotto.
La prima, è diffusa, diffusissima: tutti gli uomini (esclusi ovviamente i presenti, ci mancherebbe) nella loro vita almeno una volta sono stati uomini-barzotti.
Se l’evento avviene all’interno di un rapporto consolidato, pazienza, si riprende il libro dal punto in cui si era arrivati, o il film messo in pausa su Sky, e si continua con le attività serali come se niente fosse.
Viceversa, se l’evento avviene la prima volta bisogna fare molta attenzione.
Il vero uomo-barzotto è uno che si rivela la prima volta, subito.
Qui, la relazione di coppia può seguire due strade, una virtuosa e l’altra che porta diritto all’inferno (per la donna).
Sì, perché l’uomo-barzotto ha una sola chance: dimostrare, la volta successiva e quella ancora successiva e ancora e ancora e ancora che è stato solo un caso.
La coppia, felice e rinfrancata, potrà quindi godere di una sana vita sessuale, e anzi, ridere su quell’episodio, citandolo allegramente anche con amici e parenti.
Viceversa, se l’evento si dovesse ripetere, chiaro indizio di una condizione perenne, e la donna nel frattempo abbia pensato di mettere su un nido con quest’uomo, l’infelicità è alle porte, credetemi.
Inoltre, particolare non meno fastidioso, l’uomo-barzotto è consapevole della propria condizione. Egli spera sempre in un miracolo, e quando questo non avviene, ha una lunga sfilza di scuse, dall’influenza, allo stress lavorativo, ai termosifoni troppo alti, alle transaminasi, che vi propina mentre voi rimanete sdraiate con gli occhi al cielo, che neanche Santa Teresa.

Come individuarlo per tempo: purtroppo non ci sono segnali, se non una leggera timidezza, e un imbarazzo a spogliarsi davanti a voi, ma a quel punto è tardi. Attenzione: l’accanimento terapeutico è controproducente. Non vi affaticate, non servirà a nulla.
Come liberarsene: dipende. Se siete religiose, potete sempre sperare in un miracolo, forse accadrà. Se atee o agnostiche, e magari anche perbene, dovete prenderla alla larga. In questo caso un banale “non ti amo più” sarà sufficiente. Lui starà male come un cane, ma non lo avrete umiliato. Ci penserà un’altra.

6. L’uomo-kamasutra
Questo fenotipo di uomo da camera da letto è in fondo un bambinone, e quindi saremo buoni con lui.
Tutti noi che abbiamo superato una certà età (diciamo i trenta) sappiamo che sì, insomma, alla fine le cose che si possono fare tra uomo e donna sono ragionevolmente sempre quelle tre o quattro.
Ogni tanto, va bene, ci può stare “ooo famo strano” alla Verdone, ma per lo più visti i tempi ristretti della vita quotidiana, ci si riduce a fare le cose che già si sa danno una buona soddisfazione reciproca e la si pianta lì.
L’uomo-kamasutra no.
Lui ha visto centinaia di filmetti porno, ha letto un sacco di riviste, ha anche probabilmente avuto molte donne disinibite, e si è fatto l’idea che fare l’amore sia una specie di gara di pattinaggio su ghiaccio alle Olimpiadi, con le figure obbligatorie, quelle facoltative e alla fine il corpo libero.
Se ogni volta non ci si esibisce in alcune pose classiche e quattro o cinque di quelle più esotiche, lui non è contento.
Anzi, lui crede che voi non siate contente.
Infatti continua a dirvi “mi senti? così mi senti? e così mi senti?”, per tutto il tempo, finché ogni tanto, spazientite, non gli rispondete “è un’ora che mi urli nell’orecchio, certo che ti sento!”
Il vero problema di avere un uomo-kamasutra è che la maggior parte delle posizioni, innaturali per di più, richiedono un fisico atletico, addominali d’acciaio, e articolazioni scevre da artrite, e l’investimento in pilates, zumba e tai-chi può diventare importante.
E nei casi più estremi, quando comincerà a chiedervi di sdraiarvi supina in trepida attesa, mentre lui vi si lancia addosso dall’armadio, può diventare pericoloso.

Come individuarlo per tempo: se dichiara di aver visto molti film porno (al di là che potrebbe anche essere un elemento per scartarlo a priori) fate attenzione. Se vi comincia a chiedere “come ti piacerebbe…” siamo in zona allarme rosso. Se vi dice chiaramente “la missionaria ormai ha stufato”, potete starne certa, è un uomo-kamasutra.
Come liberarsene: sinceramente, l’uomo-kamasutra non è poi così male. E’ fantasioso, si dà da fare per voi, vi costringe anche a rimanere in forma. Insomma, con qualche piccolo accorgimento, purché non sia anche uomo-duracell, lo potete tenere. Piuttosto, un consiglio: con la scusa di un giochino nuovo, mettetegli un cerotto sulla bocca, almeno non lo sentirete più chiedere “mi senti?”. Eccheccazzo.

7. L’uomo-preliminari
Questo è un uomo che ha letto troppo, si è informato troppo, e ha passato troppe serate insieme ad amiche che si lamentavano dei loro uomini-lampo.
Va bene, in fondo ha ragione, sappiamo bene che per un soddisfacente rapporto sono fondamentali i preliminari.
Ma il punto è quanto.
L’uomo-preliminari si è fatto l’dea che i cosiddetti preliminari debbano durare finché i vicini non chiamino i pompieri per le urla belluine che provengono dal suo appartamento, o in alternativa finché la sua barba di tre giorni non abbia scartavetrato ogni singolo centimetro di pelle della malcapitata.
Anche questo fenotipo di uomo da camera da letto è apparentemente una manna dal cielo: voi capite, schiere di donne abituate a uomini-lampo che neanche riescono ad arrivare a toccare la coperta del letto, quando capitano tra le mani (e non solo) di un uomo-preliminari, pensano che finalmente la vita gli abbia fatto un dono insperato.
Si accorgono del grave errore quando tentano di attirare languidamente a sé l’uomo preliminari, prendendolo dolcemente per un braccio, ma vengono scacciate via con un gesto della mano, come a dire “non posso, non vedi che sono impegnato?”.
Non passa molto, che l’uomo-preliminari prende gli stessi difetti dell’uomo-duracell, e tendenzialmente fa la stessa fine, ossia non si accorge che voi ormai fate altro.
Rispetto all’uomo-duracell ha un solo, innegabile vantaggio: non vi impalla la TV.

Come individuarlo per tempo: se avete la fortuna di andare a casa sua prima che accada qualcosa, troverete senz’altro un intero scaffale pieno di trattati di sessuologia, da “Il mito dell’orgasmo vaginale” a “Origami con la lingua”. Basterebbe uno solo di questi tomi per rendere la vostra vita sessuale un inferno.
Come liberarsene: signore, parliamoci chiaro. Il peggio non è mai morto. Per cui tenetevi il vostro uomo-preliminari e non vi lamentate. Tutt’al più, se proprio vi sentite affaticate, mettete a tutto volume la partita serale della sua squadra: magari accelera.

8. L’uomo-oggetto
Attenzione, non ci confondiamo!
Non stiamo parlando di un uomo che si fa oggetto per la propria donna, ma di un uomo a cui piacciono gli oggetti.
E’ questa una vastissima categoria, che però a seguito di recenti studi sociologici è stata raggruppata in un unico grande fenotipo, per una motivazione abbastanza convincente: della donna gli interessano più le cose che la circondano, che non lei in quanto tale.
Un uomo di questo tipo potrà sembrare normale sotto tutti i punti di vista, all’inizio, ma poi comincerà a rivelare una strana attenzione ad alcuni elementi, come ad esempio gli indumenti intimi.
Inizialmente si limiterà a venerare sornionamente le vostre mutandine e i reggiseni.
Poi vi vorrà regalare qualche capino un po’ più oseè e scherzoso. Così, per variare.
Un giorno si presenterà con una maschera di similpelle, e delle manette pelose rosa.
Infine indosserà la divisa di “Normalman” e pretenderà che voi simuliate urlando un rapimento.
L’uomo-oggetto è tristemente noto al commissariato di zona, e anche voi, tutte le volte in cui avete dovuto far ritirare la denuncia ai vicini.
Ma capite bene che un uomo così è a dir poco stancante.
Mai una volta che ci si possa fare una santissima missionaria in pace.

Come individuarlo per tempo: il primissimo regalo che vi farà sarà targato “Victoria’s Secret”.
Il secondo Caterpillar. Non aspettate il terzo, per l’amor di dio.
Come liberarsene: se avete un amico elettricista, fategli manomettere il complesso apparato che lui usa per farvi vibrare la pancia in 7/8, al ritmo di Solsbury Hill, in modo che quando lo accenda si becchi una scarica di 20.000 volt sulle dita. Se siete fortunate l’uomo-oggetto sarà fuori uso per diversi mesi a curarsi le ustioni, e l’elettricista è un uomo-duracell.

9. L’uomo parla-parla
Molte di voi, tranne quelle che sono ricorse alla violenza carnale, non sapranno mai veramente a quale categoria appartiene l’uomo-parla-parla.
E’ questi una variante dell’uomo-profumiere, temutissimo da tutto il mondo femminile perché capace di illudere in contemporanea moltitudini di signore anche dotate di un discreto intelletto.
Ma l’uomo-parla-parla ci interessa perché lui è fondamentalmente onesto.
E’ per lo più brillante, interessante, colto, bello talvolta, piacente quasi sempre, con una moltitudini di interessi e passioni, insomma, a prima vista l’uomo ideale.
Però, non nascondiamoci dietro un dito: la prova del nove è quando si abbassano le luci e si va in scena.
Ecco. L’uomo-parla-parla lo spettacolo non lo fa mai.
Lo potete invitare a cena, riempirlo di Brunello fino a rischiare il rilassamento totale di tutti i muscoli del suo corpo, farvi trovare con un provocante tubino nero, in lingerie di lusso o anche senza niente, e lui vi continuerà a raccontare del trekking sull’Himalaya, della regata in solitario, della casa che sta costruendo con le sue mani a Pantelleria, o magari di quando con qualche amico ha salvato un cavallo da un dirupo volando via al tramonto con il suo biplano.
Se mettete una canzone di Frank Sinatra, mettiamo “Fly me to the moon” tanto per far capire l’antifona, lui vi racconterà della sua band, e dei concerti che hanno in programma da qui ai prossimi venticinque anni.
Se lo attirate in cucina per farvi sbatacchiare contro il lavello, lui indosserà il grembiule e comincerà a imburrare uno stampo per preparare una torta di mele che porterà via gran parte della serata.
Insomma, l’uomo-parla-parla ha tutto quello che servirebbe, tranne un piccolo particolare.
Piccolo? Ah, saperlo, saperlo…
Come individuarlo per tempo: l’uomo-parla-parla è innamorato della sua voce. Se avete qualche sospetto la prima volta che lo incontrate, provate ad allontanarvi piano piano, fino a sparire dalla sua vista. Se sentite che sta ancora parlando, non dimenticate che le chiavi della macchina le avete messe all’ingresso.
Come liberarsene: se siete state così avventate da fidanzarvi o addirittura sposarvi con un uomo-parla-parla, dovete rassegnarvi. Un’ora della vostra giornata sarà dedicata ad ascoltare le sue mirabolanti gesta. Poi potete tranquillamente bussare alla porta del vostro vicino-duracell. Lui non se ne accorgerà.

Camera da letto

10 pensieri su “Alcuni fenotipi di uomini da evitare assolutamente

  1. io mica l’ho capita la tua categoria,immagino che tu non l’abbia descritta e comunque un’ottima descrizione di tutti…

  2. Ti ho appena scoperto e mi sono innamorata! E’ grave? Forse un po’,visto che non faccio che ridere da ieri pomeriggio ehehehe Sappi che sono ufficialmente una tua fan! Poi non dire che non ti avevo avvertito…

    • No Daniela, direi che non è grave…d’altronde, si scrive, racconta, fotografa etc anche per il piacere altrui, oltre che per il proprio.
      E quindi, benvenuta , e grazie 🙂

  3. ma tu chi sei? …meraviglioso.:)
    ti trovo per caso così nel cosmo web e bam…mi immergo nel tuo scrivere.
    Mi piaci molto.
    …non dico altro non vorrei passare da quella che sotto sotto ti sta corteggiando 🙂
    ciao ciao
    Marzia
    Cronachediunabionda

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